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Santuario della Santa Famiglia di Nazareth

Il Santuario della Santa Famiglia di Nazareth è posto sul monte Linzone, in provincia e diocesi di Bergamo, ed è stato fondato da monsignor Daniele Rota. Cliccate nel calendario, in fondo, sulla data dell' evento per vedere la descrizione. Contatti : don Andrea Pedretti Parroco di Roncola cell 347 9145576 Segreteria 035 645532 - 035 865032

domenica 31 marzo 2019


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sabato 15 dicembre 2018


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domenica 5 agosto 2018


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RICORDIAMO APPUNTAMENTO ESTIVO CON LA SANTA MESSA PREFESTIVA PER L'ASSUNTA IL 14 AGOSTO ORE 20 E A SEGUIRE FIACCOLATA CHE SCENDE A RONCOLA.

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lunedì 28 maggio 2018


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lunedì 12 marzo 2018


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giovedì 7 dicembre 2017


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INDICAZIONI PER ARRIVARE AL SANTUARIO

* Impostare il navigatore auto su via Zumello ( strada sterrata ma percorribile anche con auto normali ) Comune Torre de Busi ( Bg ) chiedere indicazioni " ripetitori di Valcava " che e' il punto piu' alto e nodale.Soprattutto per chi non ha il navigatore.
* 100mt dopo il passo-ripetitori (per chi sale da Bergamo)100mt prima del passo-ripetitori (per chi sale da Lecco - Calolziocorte) imboccare la via Zumello
* Percorrere tutta la via STERRATA e fermarsi prima della discesa (cava Italcementi)
* Qui lasciare l'auto e magari indossare un paio di scarpe da trekking(zona cabina elettrica) e attaccare il sentiero a sinistra (rispetto la cava) con indicazione "Santuario Santa Famiglia di Nazareth" paletto con indicazione CAI sulla staccionata a sinistra.
* Seguire il sentiero. IMPORTANTE MANTENERSI IN UN LEGGERO SU E GIU' SENZA SALIRE AI RIPETITORI O SULLA CRESTA O SCENDERE IN CAVA. Camminare lungo uno steccato a sinistra per poi costeggiare un altro steccato a destra che delimita la cava Italcementi. Dopo un pianoro (tenendo la cava a destra e i ripetitori a sinistra), fare la discesa e uscire dalla recinzione verde che delimita la cava. Seguire il sentiero che entra nel bosco e in uscita da esso passando tra due cascine, percorrere il giro del monte rimanendo a mezza costa cioe' sempre sul sentiero.
* Passata una cascina molto lunga e diroccata (a sinistra del sentiero) si giunge al Santuario.

Il Santuario della Santa Famiglia di Nazareth – sul Monte Linzone (BG)

Il Santuario della Santa Famiglia di Nazareth – sul Monte Linzone (BG.)

All’ombra della grande croce che si erge sul vertice del monte Linzone in provincia di Bergamo, sorge un Santuario dedicato alla Santa Famiglia di Nazareth, di recentissima realizzazione. Uno dei pochissimi sull’intero territorio nazionale con questa specifica connotazione natalizia. Si colloca a quota m.1230 in comune di Palazzago (BG.). Posizione panoramica spettacolare, prospiciente l’intera pianura Padana: dalle Alpi agli Appennini, da Milano a Brescia. Si raggiunge solo a piedi, lungo percorsi di facile accesso.

La rustica chiesetta del Santuario è quanto di più semplice e immediato la montagna possa offrire: un costrutto spoglio, rettangolare, in pietra locale a vista, sormontato in fronte da un lineare campaniletto, pure in sassi, con due argentine campane di fine Settecento, recuperate. In origine il fabbricato era una comune stalla di montagna per il ricovero degli animali in alpeggio. Venne abbandonata attorno agli anni cinquanta dello scorso secolo e fu invasa dal degrado. Verso gli ’anni 1990, un gruppo di coraggiosi volontari, amanti del Linzone e dei suoi caratteristici manufatti prealpini, maturò l’idea di recuperare il rudere, mantenendolo nel suo impianto rustico, ma per una destinazione diversa dall’originale ormai inattuale. Tenuto conto che per un vasto raggio, nei dintorni non esiste alcun segno di devozione, nacque l’idea di un Santuario a ridosso delle Alpi, dedicato alla Santa Famiglia di Nazareth, la quale, nella notte del primo Natale, trovò rifugio appunto in una stalla all’aperto e il neonato bambinello Gesù, venne riposto in una mangiatoia, confortato dall’alito del bue e dell’asinello, tipici animali anche di questi balzi prealpini.

L’intervento di recupero e di consolidamento ad opera di volontari di varia estrazione (Alpini, Scout, Cai…) si rivelò più impegnativo del previsto a motivo della precarietà del precedente costrutto agricolo, privo di fondamenta, cui si aggiunge la difficoltà della mancanza di strada carrabile, corrente elettrica e acqua potabile. Carenze tuttora evidenti.

Il 20 agosto 1994, l’opera di consolidamento poteva ritenersi sostanzialmente compiuta e il compianto vescovo di Bergamo, mons. Roberto Amadei si recava sul posto per benedire e inaugurare il nuovo Santuario, dedicandolo appunto alla Santa Famiglia di Nazareth, a memoria del corrente anno internazionale della famiglia e a protezione dell’istituto familiare, gravemente minacciato e compromesso.

Quattro anni dopo, l’11 ottobre 1998, veniva inaugurato anche il piccolo campanile in facciata, realizzato dagli alpini della locale sezione di Palazzago, che divennero anche fedeli sentinelle del tempio. Quivi la celebrazione annuale più nota, ma non l’unica, cade il 30 dicembre, in tempio natalizio, vigilia di S. Silvestro, per onorare la S. Famiglia di Nazareth nei giorni delle sue feste e per un fine anno controcorrente, lontano dai frastuoni e frivolità che altrove imperversano.

A pochi metri di distanza, sul fronte est del Santuario, è stata riattivata anche la baita di riferimento, che adeguatamente attrezzata, fa da supporto al Santuario: dispone di una ventina di posti letto, cucina, ampi locali di ristoro. Un recente impianto di pannelli solari eroga sufficiente energia di illuminazione, supportata anche da due generatori a benzina in caso di emergenza.

Il tutto è stato realizzato da un volontariato intraprendente e motivato, che ha provveduto ad ogni genere di recupero, di arredo e di finiture, Lassù tutto è dono, tutto è grazia. Nulla di venale.

Il Santuario, pur di non grandi dimensioni, di anno in anno registra un notevole incremento di pellegrini e devoti così che le celebrazioni si susseguono ormai a ritmo ininterrotto, soprattutto nel periodo estivo. Con la crisi della famiglia che avanza, il santo luogo è costante punto di riferimento e di approdo per nuclei in difficoltà, ma non solo, che di giorno e di notte, d’estate e d’inverno vi affluiscono, in cerca di quel silenzio, di quella serenità e di quella voglia di futuro che solo la Sacra Famiglia e la montagna sanno donare. Un baluardo in quota a salvaguardia dell’umana famiglia, vigilata e protetta da Gesù, Giuseppe e Maria, in un’umile tempio di pietre.

Link

  • Articolo di mons. D. Rota, pubblicato sul notiziario della BPS (in pdf)
  • Vista satellitare del Monte Linzone e del Santuario
  • Diocesi di Bergamo

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